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Notizie dalla Liguria

CCNL. Cittadini: “Bene l'apertura Ministro, sia così tempestivo anche per chi opera nelle strutture private”

Dichiarazioni pubblicate su Quotidiano Sanità lo scorso 23 novembre 2018

"L’apertura del Ministro Giulia Grillo alle richieste dei sindacati dei medici che operano nella componente di diritto pubblico del SSN, è un’ottima notizia. Chiediamo che possa essere attivato, con la stessa tempestività, un confronto anche con la componente del SSN di diritto privato, nella quale lavorano 12mila medici, 26mila infermieri e tecnici e oltre 32mila operatori socio-sanitari, che ogni giorno consentono di dare una risposta alla domanda di salute degli italiani, contribuendo, in modo determinante, all’offerta sanitaria del Paese”, lo dichiara Barbara Cittadini, Presidente Nazionale AIOP, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Salute.

Gdpr. Valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

Il Garante individua le operazioni a rischio

D’ora in poi, pubbliche amministrazioni e aziende italiane che effettuano trattamenti di dati volti ad offrire beni e servizi anche a persone residenti in altri Paesi dell’Unione europea avranno uno strumento in più per applicare correttamente il nuovo Regolamento sulla protezione dei dati. Il Garante per la privacy ha predisposto, come stabilito per le Autorità di controllo nazionali dal Gdpr, un elenco delle tipologie di trattamento che i soggetti pubblici e privati dovranno sottoporre a valutazione di impatto. L’elenco recepisce le osservazioni del Comitato europeo per la protezione dei dati al quale era stato sottoposto dal Garante per il prescritto parere.
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Notizie Aiop Nazionale

Responsabilità sanitaria, scatta il conto alla rovescia: meno di sei mesi al traguardo del 16 marzo 2026
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Responsabilità sanitaria, scatta il conto alla rovescia: meno di sei mesi al traguardo del 16 marzo 2026

Il tempo stringe. Con il D.M. 232/2023, attuativo della Legge Gelli-Bianco, si avvia alla conclusione la lunga fase transitoria che ha concesso a strutture e professionisti sanitari due anni per adeguare le polizze ai nuovi requisiti.

Il tempo stringe. Con il D.M. 232/2023, attuativo della Legge Gelli-Bianco, si avvia alla conclusione la lunga fase transitoria che ha concesso a strutture e professionisti sanitari due anni per adeguare le polizze ai nuovi requisiti. Il termine del 16 marzo 2026 è ormai dietro l’angolo e la sanità italiana si trova di fronte a un passaggio obbligato: senza coperture conformi, il rischio è quello di scoperture assicurative e contenziosi dirompenti.

Le compagnie specializzate nel ramo “MedMal” hanno giocato d’anticipo. Già da oltre un anno i contratti sono stati riscritti alla luce dei nuovi massimali minimi, delle clausole di retroattività e ultrattività e della possibilità di azione diretta del paziente contro l’assicuratore. Oggi il portafoglio di offerta è sostanzialmente allineato, con soluzioni multistrato e programmi calibrati sulle diverse classi di rischio.

Molto più complesso lo scenario per le strutture sanitarie. I grandi gruppi privati e gli ospedali di riferimento hanno avviato per tempo la rinegoziazione, accantonando fondi rischi in bilancio e rafforzando sistemi di risk management e compliance clinica. Ma una parte consistente di poliambulatori, cliniche periferiche e realtà di piccole dimensioni sta affrontando ora, in corsa, l’impatto economico dell’adeguamento. Premi più alti e condizioni più selettive rischiano di erodere margini e spingere verso scelte drastiche: riduzione delle attività a maggiore esposizione (chirurgia, ostetricia, anestesia) o ricerca di coperture collettive regionali e consortili.

Il mercato assicurativo si presenta dunque in tensione. Secondo analisi riportate da Assinews e Il Sole 24 Ore, il rialzo medio dei premi si aggira tra il 10 e il 20% rispetto al biennio 2023-2024, con punte superiori nei segmenti ad alto rischio. I broker registrano un boom di richieste negli ultimi mesi, segnale di un’accelerazione forzata da parte delle strutture in ritardo.

Il conto alla rovescia verso marzo 2026 non riguarda quindi solo la compliance normativa, ma anche la sostenibilità del sistema. La sfida sarà conciliare tutela del paziente, equilibrio economico delle strutture e stabilità del mercato assicurativo.

Una partita decisiva che si gioca nei prossimi sei mesi.

 

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