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Senato. Le risposte del ministro Schillaci durante il Question Time
Giovedì 25 gennaio u.s., durante il Question Time, presso l'Aula del Senato, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha risposto all’interrogazione a risposta immediata n.3-00886, a prima firma Satta (FdI), in materia di misure per affrontare la problematica delle liste di attesa in sanità.
Giovedì 25 gennaio u.s., durante il Question Time, presso l'Aula del Senato, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha risposto all’interrogazione a risposta immediata n.3-00886, a prima firma Satta (FdI), indirizzata al Ministro della Salute, in materia di misure per affrontare la problematica delle liste di attesa in sanità.
Di seguito una sintesi della risposta del Ministro Schillaci:
- Le liste d'attesa non sono altro che il sintomo di un sistema da ripensare. È da ripensare l'architettura complessiva dell'offerta sanitaria, con il potenziamento della medicina territoriale. Sono allo studio proposte concrete per l'implementazione del sistema disegnato dal decreto interministeriale n. 77 del 2022, con sistemi di telemedicina e di supporto specialistico-diagnostico integrato, per soddisfare al meglio i bisogni degli assistiti, anche e soprattutto contrastando gli accessi inappropriati ai pronto soccorso.
- Accanto a questo è necessaria una revisione del modello di assistenza ospedaliera. È da ricordare che il decreto-legge 29 dicembre 2022 ha introdotto specifiche misure volte a favorire il recupero delle liste d'attesa per le prestazioni di assistenza specialistica e le prestazioni ospedaliere. Al fine di supportare Regioni e Province autonome nell'attuazione di quanto disposto, il Ministero ha diramato uno specifico atto di indirizzo per dare indicazioni specifiche sulle attività di recupero delle prestazioni ambulatoriali, screening e ricovero ospedaliero, per ridurre le liste d'attesa, garantendo nel contempo il prosieguo delle attività di monitoraggio e supporto fornito da Agenas.
- Sempre con l'obiettivo di ridurre le liste d'attesa, con la legge n. 213 del 2023, viene previsto un rifinanziamento dei piani operativi per l'abbattimento delle liste d'attesa, per cui le Regioni potranno utilizzare una quota non superiore allo 0,4 per cento del livello di finanziamento indistinto, per un ammontare, per l'anno 2024, di 520 milioni di euro. A ciò si aggiunge l'aumento della tariffa oraria per le prestazioni aggiuntive dei medici (100 euro) e del personale sanitario (60 euro), nonché l'autorizzazione alla spesa di 200 milioni di euro per il personale medico nel 2024 e di 80 milioni di euro per il personale sanitario del comparto sanità. Per garantire la completa attuazione dei piani operativi per il recupero delle liste d'attesa, le Regioni e Province autonome potranno avvalersi anche del coinvolgimento di strutture private accreditate.
- Tra le iniziative intraprese, il Ministero della Salute ha istituito il tavolo tecnico per l'elaborazione e l'operatività del Piano nazionale di governo delle liste d'attesa 2024-2026, a cui è stato attribuito il compito di portare a termine la nuova pianificazione nazionale in materia e i nuovi meccanismi di monitoraggio e controllo.
- La situazione delle liste d'attesa dimostra che i fondi servono, ma ciò che soprattutto serve è saperli spendere bene. Questa però è la prima volta che è presente un piano che, oltre a stanziare fondi ad hoc, si impegna a realizzare una riorganizzazione strutturale.
QUI la risposta completa del Ministro.