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Notizie dalla Liguria

Professioni sanitarie. Firmato il decreto attuativo che istituisce i nuovi albi

Decreto attuativo della legge n. 3 del 2018

È stato firmato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin il primo decreto attuativo della legge n. 3 del 2018, meglio conosciuta come la legge che ha riformato il sistema ordinistico delle professioni sanitarie in Italia. Si tratta del decreto che istituisce gli albi delle 17 professioni sanitarie, fino ad oggi regolamentate e non ordinate, che entreranno a far parte dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

Dalla privacy alla cybersecurity, le strutture cercano nuove figure

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana, in grado di tutelare la privacy e i dati sanitari dei pazienti, o difendere le strutture dai cyberattacchi informatici. La sanità sta cambiando volto, anche quella privata. "Con l'espansione del settore delle cure per gli anziani, negli ospedali e nelle Rsa queste figure tradizionali sono molto richieste. Ma accanto a loro vediamo anche emergere la domanda di professionalità nuove, con competenze trasversali". Parola del direttore generale di Aiop, Filippo Leonardi, che con l'Adnkronos Salute fa il punto sulle professioni più gettonate dalle aziende e dai gruppi del settore nel nostro Paese.
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Notizie Aiop Nazionale

DdL Concorrenza: la riformulazione dell’articolo 13
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DdL Concorrenza: la riformulazione dell’articolo 13

Dal confronto tra Governo e maggioranza è stato definito un accordo di massima per l’esame degli articoli tra Camera e Senato

Barbara Castellano, Relazioni Istituzionali della Sede nazionale

 

Nelle scorse settimane la discussione sull’iter del DdL Concorrenza ("Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021", A.S. 2469) tra i gruppi parlamentari di Maggioranza e il Governo si è fatta più fitta.

Come riportato dalle agenzie di stampa, è stato raggiunto un accordo di massima per un doppio passaggio parlamentare “effettivo”, quindi con possibilità di modifiche sia alla Camera che al Senato, per quanto diviso: una parte del provvedimento sarà esaminata da Montecitorio e un'altra Palazzo Madama. Dovrebbe in ogni caso essere assicurato che si proceda a lavorare sempre in maniera coordinata (Camera-Senato) su tutte le questioni. 

Il titolo dedicato alla Salute, nel quale è presente l'art. 13 in materia di revisione dei criteri di accreditamento e convenzionamento delle strutture private, è stato affidato al Senato dove giovedì 12 maggio, presso la Commissione Industria del Senato, è stata presentata un'ulteriore riformulazione della proposta emendativa 13.6 (testo 3) e, quindi, sostitutiva dell'art. 13 del Disegno di legge. 

L’articolo, che è ora rubricato “Revisione e trasparenza dell'accreditamento e del convenzionamento delle strutture private nonché monitoraggio e valutazione degli erogatori privati convenzionati” , tanto nel caso del comma 1, lett. a) che introduce il comma 7 all’art. 8-quater del D.Lgs 502/92 e comma 1, lett. b) che introduce il comma 1-bis all’art. 8-quinquies dello stesso decreto legislativo, demanda genericamente la definizione di tutte le modalità dell’attività di controllo, vigilanza e monitoraggio delle strutture, ai fini di accreditamento e contrattualizzazione, a un futuro decreto ministeriale, da adottare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, previa intesa in Conferenza Stato-Regioni.

Inoltre rispetto al testo originario, tra le altre cose si stabilisce che il mancato adempimento degli obblighi di alimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) costituisce grave inadempimento degli obblighi assunti mediante la stipula dei contratti e degli accordi contrattuali di cui all'articolo 8-quinquies.

L’articolato, al quale sono state aggiunte alcune disposizioni in materia di sanità integrativa, si conclude con una clausola di invarianza finanziaria per la quale dalle disposizioni di cui all’articolo “non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le amministrazioni interessate provvedono alle attività previste nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente".

Questa settimana, tanto la Commissione Bilancio del Senato, quanto la Commissione Industria, torneranno a riunirsi per procedere con l’esame del Disegno di Legge.

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