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Mobilità sanitaria interregionale: AGENAS presenta dati 2023
Giovedì 12 dicembre u.s. l'Agenas ha presentato i dati sulla mobilità sanitaria interregionale - Anno 2023. In particolare, si tratta di una dettagliata analisi sulle principali dinamiche intra e interregionali nel nostro Paese, riguardo sia le prestazioni di ricovero sia di specialistica ambulatoriale.
Giovedì 12 dicembre u.s. l'Agenas ha presentato i dati sulla mobilità sanitaria interregionale - Anno 2023. In particolare, si tratta di una dettagliata analisi sulle principali dinamiche intra e interregionali nel nostro Paese, riguardo sia le prestazioni di ricovero sia di specialistica ambulatoriale.
L'evento ha avuto luogo presso l’Auditorium Cosimo Piccinno del Ministero della Salute, al quale hanno partecipato:
- Manuela Lanzarin - Presidente ff AGENAS;
- Francesco Zaffini - Presidente Commissione Affari sociali e sanità del Senato;
- Marco Mattei - Capo di Gabinetto Ministero della Salute;
- Maria Pia Randazzo - Ufficio Statistico e Flussi informativi Sanitari, AGENAS;
- Stefano Domenico Cicala - Ufficio Statistico AGENAS;
- Americo Cicchetti - Direttore generale della Programmazione sanitaria, Ministero della Salute;
- Lucia Lispi - Direttore Ufficio Monitoraggio e verifica dell'erogazione dei LEA e dei Piani di rientro, Ministero della Salute;
- Monica Fiorini - Sub-area Coordinamento della mobilità sanitaria interregionale Coordinamento economico –finanziario Commissione Salute, Regione Emilia-Romagna;
- Ettore Cinque - Assessore Bilancio, Finanziamento del Servizio Sanitario Regionale, Regione Campania;
- Francesco Saverio Mennini - Capo del Dipartimento della programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Servizio sanitario nazionale, Ministero della Salute;
- Angela Stefania Lorella Adduce - Ispettore Generale Capo, Ispettorato Generale per la Spesa Sociale, MEF;
- Massimo Annicchiarico - Direttore Area Sanità e sociale, Regione Veneto;
- Domenico Mantoan - Direttore Generale AGENAS.
Di seguito si riporta una sintesi dei risultati emersi sulla mobilità sanitaria interregionale:
- Le componenti di mobilità casuale e apparente sono rimaste pressoché stabili nel corso degli anni. Tuttavia, si è registrato un aumento del 12% nella mobilità legata a prestazioni di alta complessità, mentre la componente di media/bassa complessità ha visto una diminuzione corrispondente del 12%.
- Le regioni più attrattive per la mobilità sanitaria sono l’Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto. L'attrazione è in gran parte dovuta ai DRG legati alle malattie e disturbi del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo” (MDC 08), che rappresentano per le tre regioni rispettivamente il 52%, il 31% e il 34% dell'attrazione totale.
- Le regioni con il maggior saldo positivo sono l’Emilia-Romagna e la Lombardia che presentano risultati equiparabili (rispettivamente 387 milioni e 383 milioni).
- Il flusso migratorio per ricoveri ospedalieri è prevalentemente diretto da Sud a Nord. Tuttavia, si rileva anche una mobilità significativa tra le regioni del Centro-Nord, soprattutto quelle di confine. In termini percentuali, il flusso migratorio è così suddiviso: 83,78% al Nord, 68,24% al Centro, e 27,22% al Sud.
- Le strutture ospedaliere maggiormente attrattive sono quelle private accreditate, che gestiscono circa i tre quarti delle prestazioni di alta complessità.
- Da considerare, inoltre, alcune delle variazioni più interessanti rispetto al 2019. In particolare:
- Il Lazio ha registrato una riduzione del saldo negativo grazie alla diminuzione dei costi di mobilità passiva (-9%) e a un aumento dei ricavi (+11%).
- La Campania ha ridotto i costi legati alla mobilità passiva del 6%, mentre ha incrementato i ricavi grazie a un aumento dei ricoveri in mobilità attiva di alta complessità.
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