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Notizie dalla Liguria

Accordo tra Fasi, Aiop, Federanisap, Aris e Agespi per l’ottimizzazione delle prestazioni sanitarie integrative

Milano, 7 febbraio 2019

Il 7 febbraio, nell’ambito di Connext-Confindustria, il primo evento di partenariato industriale, in programma a Milano, è stato presentato l’accordo sottoscritto tra Fasi, il Fondo assistenza sanitaria integrativa dei dirigenti italiani e le Associazioni di categoria Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata), Federanisap (Federazione Nazionale delle Associazioni Regionali o Interregionali delle Istituzioni Sanitaria Ambulatoriale Private), Aris (Associazione religiosa Istituti Socio Sanitari) e AGeSPI (Associazione gestori servizi socio sanitari e cure post intensive).

Necessaria una maggiore erogazione di prestazioni a livello regionale e risorse per il rinnovo dei contratti

Comunicato stampa del 23 gennaio 2019 a seguito della dichiarazioni del Ministro Grillo sul tavolo di lavoro per il Patto per la Salute

“Auspico che il nuovo Patto per la Salute tenga nella dovuta considerazione, tra i tanti temi, due che, a nostro avviso, sono prioritari: la possibilità per le Regioni, nel rispetto delle risorse assegnate alle stesse, di erogare maggiori prestazioni sanitarie e servizi aggiuntivi per ovviare alla criticità delle liste d’attesa e che queste possano essere garantite dalle nostre strutture, in tempi rapidi, con costi certi e qualità verificabile; la possibilità, sempre per le Regioni, di utilizzare le proprie risorse per il doveroso rinnovo del contratto dei lavoratori che operano nella componente privata del Servizio sanitario".
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Notizie Aiop Nazionale

Indagine Anmdo. Il 90% delle strutture sanitarie è dotata di un’offerta vaccinale
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Indagine Anmdo. Il 90% delle strutture sanitarie è dotata di un’offerta vaccinale

Importante il contributo delle strutture private anche all'attuazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale. È quanto emerge della ricerca “Indagine sulla vaccinazione nelle strutture sanitarie e socio-assistenziali” promossa dal gruppo di lavoro vaccinazioni dall’Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere (Anmdo).

Il 90% delle strutture è dotata di un’offerta vaccinale, attiva solo in determinati periodi dell’anno e dedicata prevalentemente al personale medico e sanitario.

Questo il risultato della ricerca Indagine sulla vaccinazione nelle strutture sanitarie e socio-assistenziali promossa dal gruppo di lavoro vaccinazioni dall’Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere (Anmdo).

La ricerca è stata condotta con l'intento di verificare lo stato di attuazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, documento strategico elaborato con l’obiettivo di guidare le politiche e le azioni relative alla vaccinazione, fornire linee guida dettagliate per la promozione della vaccinazione, la distribuzione dei vaccini, la sorveglianza delle malattie, la formazione del personale sanitario e altre attività a queste correlate. Il sondaggio è stato inviato alle direzioni mediche ospedaliere di strutture pubbliche, private accreditate e non accreditate. Importante il contributo delle strutture private con il 56% di risposte, il 90% delle quali da accreditati, e il restante 44% da pubbliche.

Dai dati raccolti risulta che in 232 strutture è presente una offerta vaccinale, ovvero il 92.1% del totale, e solo nel 7,9% delle strutture non è presente alcuna offerta vaccinale. Nel 67% delle strutture è presente un’offerta vaccinale diffusa attuata mediante un ambulatorio vaccinale attivo solo in alcuni periodi dell’anno, mentre solo il 13% dichiara di avere un ambulatorio attivo tutto l’anno. Per quanto riguarda i destinatari, dai dati raccolti emerge che in tutte le strutture nelle quali è presente offerta vaccinale questa è erogata in primis al personale sanitario dipendente. Nell’ 81% di queste strutture l’offerta viene poi estesa anche al personale dipendente non sanitario (es. tecnici, amministrativi), nel 64% dei casi l’esten- sione riguarda anche il personale non dipendente operante presso la struttura (es. cooperative, ser- vizi esterni ecc.), nel 62% dei casi infine, l’offerta viene estesa anche ai degenti ricoverati. Solo il 13% delle strutture che hanno offerta vaccinale dedicata al personale sanitario estende tale offerta fino ai caregiver.

E proprio per il reclutamento dei soggetti eleggibili per l’offerta vaccinale, un aspetto cruciale è rappresentato dalla formazione e dalla sensibilizzazione del personale sanitario, come previsto dal PNPV 2023-2025. La ricerca ha evidenziato come questo avvenga nel 46% delle strutture ospedaliere.

Tra le best practice emerse dal sondaggio, poi, si evidenzia la presenza di un sistema di monitoraggio delle coperture vaccinali negli operatori sanitari. Entrando nel merito delle coperture vaccinali e in particolare prendendo in considerazione la vaccinazione antinfluenzale circa la metà delle strutture dichiara una copertura vaccinale compresa tra il 20 e il 40%, mentre nel 30% dei casi è inferiore al 20%. Le coperture riportate non raggiungono l’obiettivo minimo perseguibile del 75%, né il target ottimale del 95% (Circolare Ministeriale 2023-2024) ma sono in linea con i dati europei che, stando all’ultimo monitoraggio Ecdc in Europa le coperture per il vaccino antinfluenzale degli operatori sanitari. si colloca intorno ad una mediana del 52%.

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