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DdL Concorrenza, presentati emendamenti di interesse alla Camera dei deputati
Forza Italia, Italia Viva e Fratelli d'Italia hanno depositato emendamenti all’art. 16 sulla revisione e trasparenza dell’accreditamento e del convenzionamento e all’art. 28 che prevede una delega al Governo in materia di semplificazione dei controlli sulle attività economiche
Barbara Castellano, Relazioni Istituzionali della Sede nazionale
Per garantire che sia i deputati di Montecitorio sia i senatori di Palazzo Madama esaminassero direttamente il disegno di legge Concorrenza, il Governo e la Maggioranza hanno trovato un accordo con il quale hanno individuato gli articoli all’esame dell’uno e dell’altro. La sezione dedicata alla Salute, come ampiamente raccontato su questa newsletter, è stata esaminata dal Senato, ragion per cui gli spazi emendativi alla Camera sono estremamente ristretti. Ciononostante, l’accordo preso non limita l’iniziativa parlamentare che per sua natura è assolutamente libera e incondizionata.
Rileviamo quindi con estrema attenzione la presenza di alcuni emendamenti di nostro diretto interesse all’interno del fascicolo degli emendamenti che hanno superato il vaglio dell’ammissibilità.
Forza Italia, Italia Viva e Fratelli d'Italia, recependo le proposte avanzate da Aiop, sulla scorta del parere reso dal prof. Sabino Cassese, hanno depositato emendamenti all’art. 16 sulla revisione e trasparenza dell’accreditamento e del convenzionamento - che stando all’accordo di maggioranza non dovrebbe però subire modificazioni rispetto al testo in esame - e all’art. 28 - per contro emendabile - che prevede una delega al Governo in materia di semplificazione dei controlli sulle attività economiche.
Di seguito si riportano gli emendamenti di potenziale interesse:
- 16.1, a prima firma Lacarra (PD) che introduce, all'art. 8 quater, comma 3, lett. b) del D.lgs 502/92 la valutazione della rispondenza delle strutture al fabbisogno tenuto conto del criterio della soglia minima di efficienza non solo delle singole strutture ma anche da aggregazioni in rete delle strutture pubbliche e private accreditate che assicurano il raggiungimento della suddetta soglia;
- 16.2, a prima firma Gemmato (FdI) e 16.3, a prima firma Di Maio (IV) che prevedono la consultazione delle associazioni maggiormente rappresentative prima dell'adozione del decreto di cui all'art. 16;
- 16.4 a prima firma Di Maio (IV), stabilisce che il decreto di cui all'art. 16 determina i criteri per stabilire la congrua durata degli accreditamenti, in modo da assicurare la continuità delle prestazioni, la copertura degli investimenti e il rispetto delle garanzie per il personale dipendente, nonché i criteri per valutare il valore del subentro a carico dei nuovi soggetti accreditati;
- 28.9, a prima firma Novelli (FI) e 28.9 a prima firma Di Maio (IV) con i quale si vuole trasformare l'emendamento che individua i criteri del decreto (si veda em. 16.4) in principio generale in materia di semplificazione dei controlli sulle attività economiche, così determinando parametri obiettivi fissati “ex ante” e vincolando anche i decreti legislativi delegati;
La posizione dell’Associazione resta invece critica (QUI l’editoriale della Presidente Cittadini in merito all’analoga proposta depositata al Senato) nei confronti dell’emendamento 16.8, a prima firma Caiata (PD), che ripropone anche in questa sede l’equiparazione del trattamento retributivo tra i dipendenti delle componenti del SSN e l’applicazione del CCNL di categoria sottoscritto dalle Associazioni sindacali maggiormente rappresentative.