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Notizie dalla Liguria

Gdpr. Valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

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Gdpr. Valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

Il Garante individua le operazioni a rischio

D’ora in poi, pubbliche amministrazioni e aziende italiane che effettuano trattamenti di dati volti ad offrire beni e servizi anche a persone residenti in altri Paesi dell’Unione europea avranno uno strumento in più per applicare correttamente il nuovo Regolamento sulla protezione dei dati. Il Garante per la privacy ha predisposto, come stabilito per le Autorità di controllo nazionali dal Gdpr, un elenco delle tipologie di trattamento che i soggetti pubblici e privati dovranno sottoporre a valutazione di impatto. L’elenco recepisce le osservazioni del Comitato europeo per la protezione dei dati al quale era stato sottoposto dal Garante per il prescritto parere.

La valutazione di impatto è obbligatoria quando il trattamento dei dati - per l’uso di nuove tecnologie, considerati la natura, l’oggetto, il contesto o le finalità - può presentare un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone.
Nel nuovo elenco sono indicati, tra gli altri, i trattamenti valutativi o di scoring su larga scala, i trattamenti automatizzati volti ad assumere decisioni che producono effetti giuridici o incidono in modo significativo sulla persona, i trattamenti sistematici di dati biometrici e di dati genetici, i trattamenti effettuati con l’uso di tecnologie innovative (IoT, intelligenza artificiale, monitoraggi effettuati da dispositivi indossabili). L’elenco, in corso di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, non è esaustivo ed è stato adottato applicando il “meccanismo di coerenza”, uno strumento volto ad assicurare un’applicazione coerente ed uniforme del Regolamento generale sulla protezione dei dati in tutta l’Unione europea.

Oltre che per i trattamenti indicati nell’elenco, occorre ricordare che Pa e aziende hanno l’obbligo di adottare una valutazione di impatto sulla protezione dei dati anche quando ricorrano due o più criteri individuati dal Gruppo di lavoro articolo 29 nelle Linee guida in materia di valutazione di impatto nel 2017 e fatte proprie dal Comitato europeo per la protezione dei dati il 25 maggio 2018, oppure quando un titolare ritenga che un trattamento che soddisfa anche solo uno dei criteri, richieda una valutazione di impatto. Tra i criteri individuati nelle Linee guida figurano, ad esempio, la valutazione (comprensiva di profilazione) sul rendimento professionale, la salute, le preferenze personali; il monitoraggio sistematico delle persone; il trattamento che impedisce agli interessati di esercitare un diritto o di avvalersi di un servizio o di un contratto.
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Notizie Aiop Nazionale

Programma di autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti

Pubblicato in G.U. il D.M. 24 luglio 2020

Il 24 luglio 2020, ai fini della programmazione e del monitoraggio dell’autosufficienza del sistema trasfusionale italiano 2020, è stato adottato dal Ministro della Salute, con Decreto pubblicato in G.U. il successivo 17 settembre 2020 (n. 231), il Programma di autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti per l’anno 2020.

Le novità sul lavoro

Sostegno al reddito, agevolazioni contributive e INAIL

Con il messaggio n.4484/2020 del 27/11/2020, INPS fornisce alcune precisazioni relative ai termini di trasmissione delle domande relative ai trattamenti di cassa integrazione e assegno ordinario. Nel messaggio, vista la proroga al 30 novembre 2020 del termine decadenziale di trasmissione delle istanze previsto dal decreto-legge n.137/2020 si precisa che per le domande relative ai periodi di sospensione o riduzione delle attività che hanno inizio nel mese di novembre 2020 la scadenza ordinaria per gli invii è fissata al mese successivo, ovvero al 31/12/2020.

Web, da tassare la stabile virtuale

Editoriale del prof. Leo pubblicato su Il Sole 24 ore il 1 dicembre 2020

Il consulente tributarista della Sede nazionale è intervenuto sul tema della crescente digitalizzazione dei consumi che rivoluziona quotidianamente la vita e gli abitudini degli individui e con esse i modelli di organizzazione e gestione delle imprese. Tale inarrestabile processo, come precisato dal prof. Maurizio Leo, comporta una rivisitazione dei radicati criteri di territorialità e sovranità fiscale.

Piano nazionale di ripresa e resilienza

Le priorità di Confindustria

La pandemia ha provocato effetti devastanti sul tessuto socioeconomico e posto sfide inedite, che ora richiedono anche soluzioni sul piano istituzionale per un’efficace e tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’avvio della fase di rilancio del Paese. Le ingenti risorse stanziate dall’UE, nonché i puntuali obiettivi e lo stringente cronoprogramma richiesti, ripropongono il tema della capacità del nostro Paese di avviare e concludere progetti complessi in tempi celeri.

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