Accelerare e facilitare l'introduzione di soluzioni innovative nelle case di cura e favorire la contaminazione tra startup e aziende ospedaliere private. Con questo
obiettivo, l'Aiop Giovani, guidato dal suo Presidente nazionale Michele Nicchio, lancia la call 'StartAiop', in collaborazione con ComoNExT e Digital Magics. La chiamata è rivolta a tutte le startup che abbiano sviluppato soluzioni innovative applicabili al settore della sanità ed è mirata anche a favorire il contatto, attraverso un percorso di open innovation, tra le startup e le gli associati all'Aiop.
Consulta nazionale on the road di Firenze
L’11 aprile 2019, nella prima giornata della Consulta On The Road a Firenze, abbiamo visitato la Casa di Cura Ulivella e Glicini (Gruppo GIOMI l’Istituto Fiorentino di Cura e Assistenza). La Struttura, di 271 posti letto, è dotata di un blocco operatorio composto da 5 sale e da una sala chirurgica ambulatoriale; è inoltre attivo un Centro Dialisi che assiste circa 60 pazienti. L’Istituto svolge anche un’attività ospedaliera in sinergia con l’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Careggi e l’Ospedale Pediatrico Meyer, il reparto di psichiatria dell’infanzia e adolescenza e neuroriabilitazione. La Casa di Cura si articola in tre aree principali: Medicina, Chirurgia e Riabilitazione. I “Glicini” è una struttura invece dedicata alla Riabilitazione Ortopedica, Cardiologica, Neurologica. Particolarmente sviluppata è la Riabilitazione Neurologica.
Nota in allegato del Consulente tributario e fiscale della Sede nazionale AIOP, Maurizio Leo, sulla sussistenza dell'obbligo di cui all'art. 1, comma 3-bis, del D.Lgs. 27 dicembre 2015. n. 127 (cd. "Esterometro"), in capo ad operatori sanitari residenti o stabiliti in Italia, con riferimento a prestazioni rese nei confronti di soggetti non residenti nel territorio dello Stato e con riferimento alle quali non è emessa fattura elettronica, nè sono trasmessi i relativi dati al Sistema Tessera Sanitaria.
Corte di Cassazione: Sentenza n. 11181 del 23.04.2019
La Corte di Cassazione, con la Sentenza in commento, ha respinto il ricorso presentato da una ex dipendente di un supermercato, che instava per l’illegittimità del licenziamento irrogato, poiché, a detta della ricorrente, sproporzionato rispetto al nocumento cagionato dalla condotta.
Ed invero, il provvedimento espulsivo, veniva comunicato alla lavoratrice all’esito di un procedimento disciplinare che ne aveva appurato la condotta fraudolenta consistente nell’appropriazione di alcuni buoni sconto di modesto valore.