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Notizie dalla Liguria

Rinnovo del contratto della componente di diritto privato del SSN

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Rinnovo del contratto della componente di diritto privato del SSN

Il 12 novembre è stata una giornata importante nel percorso di rinnovo del CCNL del personale dipendente (non medico) delle strutture Aiop e Aris.
Al tavolo ministeriale, convocato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, le parti sociali hanno siglato un documento - preparato dall’Ufficio Studi Aiop e condiviso con Aris, OOSS e Conferenza delle Regioni – nel quale viene determinato l’impatto economico del rinnovo del CCNL, distinto per territorio, che consentirà al Governo di potere predisporre un emendamento, per modificare il DL 95/2012, consentendo, pertanto, alle singole Regioni di finanziare il 50% del suddetto rinnovo.
Nel corso dell’incontro, il coordinatore degli Assessori regionali, Sergio Venturi, ha confermato che tutti i Componenti dell’Organismo da Lui presieduto, hanno condiviso la decisione di intervenire nel finanziamento del contratto e ha dato ampie rassicurazioni che questa operazione sarà effettuata da tutte le Amministrazioni regionali, incluse quelle in Piano di rientro.
É stato, altresì, precisato che il meccanismo in base al quale verrà messo a punto il trasferimento dalle Regioni sarà in base alla tipologia della loro offerta, ai meccanismi di finanziamento vigenti e, comunque, che si dovrà trattare di fondi reali a copertura del costo del rinnovo e non di un incremento dei singoli budget delle strutture di diritto privato del SSN.
Il contratto avrà decorrenza dal 2020 e il finanziamento sarà strutturale.
Nel primo pomeriggio, si era riunito il Consiglio nazionale Aiop, che ha conferito mandato alla Presidente Barbara Cittadini di proseguire le trattative al Ministero

– sulla base delle proposte formulate dalla Conferenza delle Regioni – con una maggioranza, su 49 Consiglieri presenti, di 37 voti favorevoli, 8 contrari e 4 astenuti.

La seduta del Consiglio nazionale, molto partecipata, è stata l’occasione per condividere l’esito dei contatti che i Presidenti regionali Aiop hanno avuto, in questi ultimi giorni, con i relativi Governi regionali, che hanno confermato il principio della compartecipazione pubblica all’incremento del costo dei fattori produttivi delle strutture, e del confronto avuto con tutta la base associativa.
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Notizie Aiop Nazionale

Illegittimo il licenziamento del lavoratore che si oppone al trasferimento

Corte di Cassazione Sezione Lavoro ordinanza n. 29054 del 5 dicembre

L’ordinanza oggi commentata affronta il caso di un lavoratore licenziato con una doppia motivazione, ovvero per l’inadempimento conseguente ad una assenza dal posto di lavoro e per giustificato motivo oggettivo conseguente ad una dedotta organizzazione aziendale.

Contratto di spedalità e responsabilità della struttura sanitaria

Cassazione civile - sez.III, sentenza n. 2060 del 29 gennaio 2018

L’art. 7 della l. n. 24/2017 (c.d. Legge Gelli – Bianco) prevede che la struttura sanitaria, pubblica o privata, la quale, nell’adempimento della propria obbligazione si avvalga dell’opera di esercenti la professione sanitaria anche se scelti dal paziente e non dipendenti della struttura medesima, risponda delle loro condotte colpose o dolose ai sensi degli artt. 1218 e 1228 c.c., ossia per inadempimento di un’obbligazione ed in forza della responsabilità per fatto doloso o colposo di un terzo ausiliare.
La responsabilità della casa di cura, come altrettanto conosciuto, si fonda su un contratto atipico a prestazioni corrispettive, definito ‘di spedalità’ ovvero ‘di assistenza sanitaria’.
Nel caso in argomento, la Suprema Corte, con la sentenza n. 2060 del 29 gennaio scorso, ha condannato al risarcimento una struttura sanitaria nella quale dei sanitari di fiducia di una degente, il giorno prima dello svolgimento di un’operazione di inserimento di una protesi all’anca, le avevano effettuato un prelievo del sangue per una eventuale autotrasfusione in sede operatoria.


Regolamento privacy. Le indicazioni della Commissione europea

Comunicazione del 24 gennaio 2018

Il 6 aprile 2016 l'UE ha varato la nuova normativa in materia di protezione dei dati, adottando un pacchetto di riforme, di cui fa parte il Regolamento generale sulla protezione dei dati, che - a due anni dall’entrata in vigore - dovrà essere applicato direttamente ed obbligatoriamente in tutti gli Stati membri, a partire dal 25 maggio 2018. Nonostante l’approssimarsi di tale scadenza, si rendono ancora necessari notevoli adeguamenti per determinati aspetti, come la modifica delle leggi esistenti ad opera degli Stati membri o l'istituzione del Comitato europeo per la protezione dei dati da parte delle autorità nazionali garanti. Per tali ragioni, il 24 gennaio scorso, a soli cento giorni dall’applicazione del Regolamento, la Commissione ha pubblicato le linee guida destinate a rendere più agevole l’introduzione delle nuove regole sulla protezione dei dati negli ordinamenti nazionali.


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