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Notizie dalla Liguria

CCNL. Cittadini: “Bene l'apertura Ministro, sia così tempestivo anche per chi opera nelle strutture private”

Dichiarazioni pubblicate su Quotidiano Sanità lo scorso 23 novembre 2018

"L’apertura del Ministro Giulia Grillo alle richieste dei sindacati dei medici che operano nella componente di diritto pubblico del SSN, è un’ottima notizia. Chiediamo che possa essere attivato, con la stessa tempestività, un confronto anche con la componente del SSN di diritto privato, nella quale lavorano 12mila medici, 26mila infermieri e tecnici e oltre 32mila operatori socio-sanitari, che ogni giorno consentono di dare una risposta alla domanda di salute degli italiani, contribuendo, in modo determinante, all’offerta sanitaria del Paese”, lo dichiara Barbara Cittadini, Presidente Nazionale AIOP, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Salute.

Gdpr. Valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

Il Garante individua le operazioni a rischio

D’ora in poi, pubbliche amministrazioni e aziende italiane che effettuano trattamenti di dati volti ad offrire beni e servizi anche a persone residenti in altri Paesi dell’Unione europea avranno uno strumento in più per applicare correttamente il nuovo Regolamento sulla protezione dei dati. Il Garante per la privacy ha predisposto, come stabilito per le Autorità di controllo nazionali dal Gdpr, un elenco delle tipologie di trattamento che i soggetti pubblici e privati dovranno sottoporre a valutazione di impatto. L’elenco recepisce le osservazioni del Comitato europeo per la protezione dei dati al quale era stato sottoposto dal Garante per il prescritto parere.
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Notizie Aiop Nazionale

Verifica dei contratti di fornitura dei dispositivi medico-diagnostici in vitro
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Verifica dei contratti di fornitura dei dispositivi medico-diagnostici in vitro

Regolamento Ue n. 2017/746 del 5 aprile 2017

Francesca Gardini, Ufficio giuridico della Sede nazionale

Il 26 maggio 2022 è la data nella quale il Regolamento (UE) 2017/746 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea del 5 aprile 2017 relativo ai «dispositivi medico-diagnostici in vitro», già entrato in vigore il 25 maggio 2017, dovrà essere applicato, salvo talune eccezioni espressamente previste dal Regolamento stesso, ai fini dell’immissione e messa a disposizione sul mercato o la messa in servizio dei dispositivi medico-diagnostici in vitro per uso umano e dei relativi accessori nell’Unione.

Tali dispositivi medici, conseguentemente, a far data dal 26 maggio 2022, potranno essere immessi sul mercato o messi in servizio in Europa solo se conformi alla nuova normativa, benché sia espressamente previsto dal Regolamento un periodo transitorio per talune fattispecie, espressamente previste dalla normativa, fino al 27 maggio 2024 e al 27 maggio 2025.

A poco più di un anno dalla data di applicazione del nuovo Regolamento, tuttavia, uno studio di Confindustria - Dispositivi Medici - ha rilevato che per circa l’85% dei dispositivi medico-diagnostici in vitro, attualmente commercializzati in Europa ai sensi della normativa attuale (Direttiva 98/79/CE), dovrà essere completato il processo di aggiornamento aziendale necessario al fine di garantire la certificazione degli stessi ai sensi del nuovo Regolamento.

Il nuovo processo di certificazione, tuttavia, richiede molti mesi, a seconda della classe di rischio del dispositivo, e potrà, effettivamente, iniziare solo quando l’infrastruttura necessaria sarà pienamente operativa. A tale ultimo proposito, si segnala che gli elementi fondamentali della nuova normativa non risultano ancora predisposti e particolarmente rilevante, in tale senso, sarebbe la circostanza che solo quattro Organismi Notificati, deputati a rilasciare i certificati di conformità dei dispositivi, sarebbero stati designati ai sensi del nuovo Regolamento, a fronte degli oltre 20 della normativa attualmente applicabile.

In tale contesto, del resto, la pandemia COVID-19, monopolizzando gli sforzi e le priorità di tutti gli attori del sistema, ha determinato un effetto dilatorio sulle attività legate all’attuazione del Regolamento.

Alla luce di quanto sopradetto segnaliamo a tutti i nostri associati che sono in corso, attualmente, delle attività di sollecitazione da parte delle Associazioni di riferimento, anche europee, volte a garantire la corretta implementazione del Regolamento. Tuttavia, indipendentemente da quello che sarà il risultato di tali attività, della quale sarà nostra cura tenervi aggiornati, rileviamo l’importanza della questione per le nostre strutture associate che, all’approssimarsi della scadenza del 26 maggio 2022, dovranno tenere conto delle novità normative al momento dell’approvvigionamento di tali dispositivi medici.

Sarà, in altre parole, necessario che le nostre strutture associate, in vista dell’applicazione del nuovo Regolamento, scadenzino attività interne di verifica dei contratti di fornitura dei dispositivi medico-diagnostici in vitro attualmente in essere, al fine di garantire l’approvvigionamento di dispositivi certificati ai sensi della nuova normativa, e di aggiornamento, laddove necessario, delle procedure interne destinate a gestire la sostituzione dei detti dispositivi.

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