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Notizie dalla Liguria

Turismo medicale. Le misure per attrarre i pazienti con la valigia

Dichiarazioni del Presidente Gabriele Pelissero a Adnkronos Salute

Abolire l'Iva sulle prestazioni a pazienti stranieri, facilitare l'iter per i visti sanitari, fare sistema per competere alla pari con le destinazioni estere e aumentarele sinergie tra ospedali, ricerca, industria biotech e università. Sono queste le azioni da mettere in campo per promuovere il turismo medicale in Italia - un comparto che in Europa vale già 47 miliardi di euro, il 4,6% dell'intero fatturato dei viaggi - emerse dal convegno organizzato da Intercare, la fiera dedicata al Turismo medicale e all'Internazionalizzazione dei sistemi sanitari, all'interno di Bit.
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Notizie Aiop Nazionale

La responsabilità professionale medica
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La responsabilità professionale medica

Tavola rotonda del 28 novembre 2018

Lo scorso 28 novembre, a Roma, presso l’Hotel Parco dei Principi, la Fondazione Iniziativa Europa, in collaborazione con Dedalus ed European Brokers, ha promosso un importante convegno su “La responsabilità professionale medica nel difficile equilibrio tra quadro normativo, interventi giurisprudenziali ed efficacia clinica”.
Ha aperto i lavori il prof. Michele Vietti, presidente della Fondazione, che ha esposto una sintesi del contesto normativo di riferimento del settore e delle più recenti sentenze che hanno reso ancora più problematica l’interpretazione del problema nelle sue applicazioni concrete.
Dopo i saluti di Giovanni Mammone, Primo Presidente della Corte di Cassazione, Federico Gelli, Relatore per la Camera dei Deputati della legge 24/2017, ha parlato, in un video-messaggio, delle finalità della legge e delle prospettive che avrebbe voluto aprire.
É intervenuto, quindi Giovanni di Giacomo, ortopedico specialista nella chirurgia della spalla, del ginocchio e del gomito, del Concordia Hospital di Roma, che ha evidenziato i problemi applicativi della legge, nell’ottica del medico.
Barbara Cittadini, Presidente nazionale Aiop, è quindi intervenuta in una interessante tavola rotonda, nella quale si è confrontata con Luigi Birritteri, Sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Sezioni Civili. 
La legge Gelli è una riforma che ha cambiato molto il rapporto tra i pazienti e chi esercita la professione sanitaria in Italia e che responsabilizza questi ultimi ad aumentare il proprio livello di attenzione e di formazione, in particolare, sul rischio clinico. Nelle nostre strutture, il contenzioso sanitario è sotto la media nazionale, tuttavia, al fine di perseguire l’obiettivo principale, che è quello della sicurezza del paziente, dobbiamo aumentare l’attenzione alla prevenzione e alla formazione per la riduzione del rischio clinico.” Ha dichiarato il Presidente nazionale AIOP in apertura del suo intervento, ribadendo come: “Corre obbligo, tuttavia, rilevare un aspetto della legge Gelli in merito al quale abbiamo sollevato diverse perplessità, anche, in corso della sua emanazione. La Gelli, infatti, se da un lato ha alleggerito la posizione del medico introducendo la responsabilità contrattuale e la rivalsa in sede civile solo per colpa grave, al fine di scoraggiare il ricorso alla medicina difensiva, dall’altra ha, notevolmente, appesantito la responsabilità delle strutture sanitarie, senza peraltro ottenere effettivi benefici.
Ha concluso dichiarando come: “A meno di un anno e mezzo dalla sua entrata in vigore, rileviamo che la sensazione generale è che tale intervento normativo abbia suscitato un gran numero di problemi applicativi e dubbi che corrono il rischio di vanificare il significato vero e autentico della legge, ovvero quello di promuovere la gestione proattiva del rischio. La mancata emanazione dei decreti attuativi relativi agli aspetti assicurativi ha comportato di fatto una paralisi senza produrre la tanto attesa diminuzione dei costi assicurativi a carico del personale medico. Tra le note più dolenti della riforma vi è, anche, quella relativa al diritto civile, penale e processuale che sembra si limiti ad arricchire le soluzioni precedenti, producendo un sistema che, di fatto, presenta ancora diversi difetti, e che non risolvono una materia così complessa come quella della responsabilità degli esercenti la professione sanitaria. Da più parti è stata sottolineata, tra le varie ipotesi, la necessità di provvedere alla creazione di un Istituto ad hoc per la responsabilità medica, totalmente concepito e strutturato ex novo, vista la specificità della materia.
Nella Tavola rotonda, moderata dall’avv. Giuseppina Rubinetti, sono emersi i vari filoni giurisprudenziali e le difficoltà di interpretazione della legge. La Presidente Cittadini, pur condividendo le finalità della legge, ha evidenziato che la Legge Gelli, che voleva semplificare i problemi della responsabilità medica, ha fallito il suo scopo, creando ulteriori problemi alle strutture, ai medici e alla magistratura chiamata a dirimere le questioni, lasciando i cittadini e gli operatori ad una situazione confusa che avrà bisogno di ulteriori provvedimenti legislativi, se non di una vera e propria riforma della stessa Legge Gelli.

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