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Notizie dalla Liguria

Il Presidente nazionale Aiop, Barbara Cittadini, ha avuto un primo incontro al Ministero della Salute

Primo positivo incontro, al Ministero della salute, del Presidente nazionale, Barbara Cittadini, insieme al professor Gabriele Pelissero, nel corso del quale sono stati affrontati alcuni temi di assoluta attualità e priorità per il comparto. Le parti hanno condiviso l'individuazione di un percorso per la soluzione delle problematiche affrontate. Si è, difatti, convenuto che verrà fissata, nei primi giorni di settembre, una riunione operativa per approfondire i temi di maggiore rilievo. Nel corso del confronto il Presidente nazionale ha avuto modo di rappresentare la potenzialità dell'Associazione Italiana Ospedalità Privata, che riunisce, al suo interno, imprenditori con una visione di sistema, che le consente di essere una componente del SSN che garantisce un'offerta sanitaria adeguata ai bisogni reali degli italiani che, nel tempo, sono profondamente mutati.

Il Presidente nazionale promuove il primo incontro tra i Presidenti delle Sedi Aiop non strutturate

Primo incontro operativo previsto a Roma il prossimo 16 luglio 2018

Il Presidente, Barbara Cittadini, come ampiamente rappresentato in occasione dell’Assemblea generale di maggio, nel corso degli incontri e confronti avuti nelle Sedi regionali, ha rilevato le difficoltà e criticità che, quotidianamente, i Presidenti regionali Aiop devono affrontare e gestire nell'esercizio del loro ruolo di rappresentanza.
Temi e problemi, sovente, comuni ma gestiti con risorse e strumenti differenti, in base alla consistenza numerica delle strutture associate e, quindi, all’organizzazione delle Sedi regionali. Incontrano, ovviamente, maggiori difficoltà i Presidenti che operano in regioni con poche strutture associate e che, di conseguenza, non hanno una sede strutturata in termini di risorse umane, che possano dedicarsi alla gestione dell'ordinario e, anche, alla programmazione di iniziative di sviluppo e supporto dell'azione associativa.
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Notizie Aiop Nazionale

Obbligo vaccinale per gli over 50 per rallentare la corsa di Omicron
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Obbligo vaccinale per gli over 50 per rallentare la corsa di Omicron

Il Premier Mario Draghi, in conferenza stampa, ha commentato gli ultimi provvedimenti anti-Covid adottati dal Governo

Barbara Castellano, Relazioni Istituzionali della Sede nazionale

Le feste appena trascorse sono state segnate da una crescita repentina nella curva dei contagi Covid-19.

Per rallentare la variante Omicron, il Governo guidato da Mario Draghi ha un provvedimento con il quale si prevede l’obbligo vaccinale per gli ultra cinquantenni e si fornisce maggiore protezione alle categorie esposte e a rischio elevato di ospedalizzazione.

Il Decreto che prevede le nuove restrizioni è il n. 1/2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 4 del 7-1-2022, e reca ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore.

Nello specifico, il Governo ha previsto:

  • Obbligo vaccinale: Il testo introduce l'obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green Pass Rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15 febbraio prossimo.
    Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico.
  • Estensione Green Pass Base: È esteso l’obbligo di Green Pass cosiddetto ordinario a coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.
  • Smart working: È stata adottata d’intesa con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando una circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile.
  • Scuola: Cambiano le regole per la gestione dei casi di positività.
    • Scuola dell’infanzia - In presenza di un caso di positività, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni.
    • Scuola primaria (Scuola elementare) - Con un caso di positività, si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5). In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza (DAD) per la durata di dieci giorni.
    • Scuola secondaria di I e II grado (Scuola media, liceo, istituti tecnici, etc…) - Fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe. Con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.

Il Presidente del Consiglio, lo scorso 10 gennaio, ha commentato personalmente la nuova stretta presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti i Ministri della Salute Speranza e dell’Istruzione Bianchi e il coordinatore del Cts Locatelli.

In questa sede, Mario Draghi ha evidenziato come la misura dell’obbligo vaccinale per gli ultra cinquantenni sia stata adottata sulla base di dati dai quali si evince che chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi rispetto ai più giovani (2/3 delle terapie intensive sono occupate da non vaccinati).

Al 14 gennaio, secondo il Report Vaccini Anti Covid-19, consultabile in tempo reale QUI, quasi l’86,64% della popolazione italiana over 12 ha completato il ciclo vaccinale base, mentre la terza dose booster è stata somministrata al 64,33% della popolazione potenzialmente oggetto di dose addizionale.

Sempre sul tema dei vaccini, il Ministro Speranza ha sottolineato come l’obiettivo sia quello di "ridurre l'area dei non vaccinati per ridurre la pressione su ospedali e terapie intensive, è questa la scelta fatta dal governo e questa scelta ha piena e compiuta evidenza scientifica".

A questo link è possibile recuperare la conferenza stampa: https://www.governo.it/it/articolo/conferenza-stampa-del-presidente-draghi/18950

 

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